La Bce ha anche pubblicato la nuove stime su Pil e inflazione che per l’anno in corso hanno mostrato addirittura una revisione al rialzo, entrambe del +0,1% rispetto alle stime di marzo. Il Pil nel 2019 è atteso in crescita del +1,2% e l’inflazione al +1,3%
Riviste, invece, al ribasso, a +1,4%, le stime sul Pil per il 2020 e il 2021, rispetto alla precedente stima che indicava rispettivamente +1,6% e +1,5%. Per quanto riguarda l’inflazione per il 2020 è attesa al +1,3%, dal +1,4% precedente e invariata al +1,6% per il 2021.
Ad allentare le tensioni è stata poi l’idea che una guerra commerciale più lunga e profonda del previsto spingerà la Fed verso una politica monetaria meno restrittiva o addirittura più accomodante. C’è chi addirittura ha avanzato l’ipotesi che la Fed possa approvare più di un taglio dei tassi nel corso del 2019.
Attese alimentate anche dalle recenti dichiarazioni di Bullard, governatore della Fed di Louis e membro votante del Fomc, che ritiene necessario un taglio dei tassi d’interesse nel breve periodo. A dare seguito a tali dichiarazioni è stato poi lo stesso Powell che, pur non parlando esplicitamente di un taglio dei tassi, ha comunque affermato che la Fed è pronta ad intervenire nel caso in cui fosse necessario.
Crescono quindi le attese per la prossima riunione della Fed del 19/06 anche se un taglio dei tassi sembra un po’ prematuro. Intanto il Messico potrebbe inviare 6000 militari al confine con gli USA per cercare di interrompere il flusso di immigrati che attraversa il paese nel tentativo di trovare un’intesa con gli USA che permetta almeno di rinviare l’introduzione dei dazi prevista per lunedì 10/06.
La situazione rimane comunque molto delicata e lo stesso Fondo Monetario Internazionale ha invitato gli USA a intervenire per risolvere le tensioni con la Cina ed evitare quindi di mettere in pericolo il commercio mondiale.
il FteMib è atteso allungare fino a 21350. Poi da questi livelli le quotazioni potrebbero essere respinte; con ogni probabilità i mercati avrebbero già prezzato la prospettiva di un taglio dei Fed Funds il mese prossimo. Si ritengono quindi probabili ritorni verso 20400 e 20000. Poi, sopra questi livelli e atteso uno sviluppo laterale di natura accumulativa, durante il quale si consiglia di riposizionarsi sulla borsa italiana, in vista di ripartenze future verso 21000, 21500, fino a 22000.
Titoli con buone prospettive.
Italgas e Terna sono i titoli con la miglior forza periodo del periodo. Interessante la spinta di Telecom che ha finalmente toccato 0,5. Amplifon tiene i massimi . Occhio ad Azimut e Assicurazioni Generali che stanno per chiudere i loro gap. Riparte dopo un lungo periodo di lateralità Unipol. Fineco trova un po’ di respiro dopo il recente doppio minimo relativo.In forma Saipem data la risalita del prezzo del petrolio e le commesse di cui è ricco il suo portafoglio . Snam è vicina ai 5 euro. Balzo di STM che bypassa facilmente la resistenza a 4.575 mentre prosegue la corsa di Prysmian che supera a sua volta la resistenza posta a 17.5.Leonardo sta attaccando la resistenza a 11 euro. Questi sono i titoli da tenere sotto controllo . L’indice però a 21.350 si fermerà e potrebbe rintracciare, quindi , ancora una volta attenzione. Vediamo cosa dirà la Fed oggi e speriamo in un accordo Usa Cina nel prossimo G20.